Giovedì. Mi sveglio di soprassalto a un chi sei… la voce dice “Ti piscio addosso” e comincio a pisciare …L’Immenso è furente “Visto che ti ho fatto incazzare, incazzare” “Te la cucio quella maledetta ... “Provaci, provaci” “Troia, puttana” “E io ti piscio sul pavimento” e ricomincio a pisciare …

Mercoledì. Le nove, suona la sveglia, ...Sale dietro di me, mi tira su la pancia e senza tanti complimenti mi sbatte dentro al culo tutto il suo scettro. ...Potete farne quel che volete, e se riuscite anche a ricavare qualche euro teneteli pure...“Tienila ben aperta e ferma” le mani che mi tengono stringono di più, e l’altro con forza mi infila nella figa e fra le gambe quel mazzo d’erba…

Martedì. Le dieci, suona la sveglia... L’Immenso mi tira su la minigonna, mi scopre ...Prima di scendere fatti ancora bella, mettiti ancora un bel po’ di rossetto sulle labbra, sai dove lo tieni” purtroppo lo so e non posso disubbidire, vado con la mano sotto la gonna e .... e ora distenditi, apri le cosce e masturbati bene per gli amici che sono venuti a vederti

Lunedì. Ore 8 suona la sveglia. ...Ottimo profumo, schiava” e si alza in piedi “Grazie Immenso”: mi prende per i fianchi, mi solleva come una piuma, mi distende sul letto, via il tanga, mi monta sopra e mi infila quel suo enorme cazzone nella figa....Salgono tutti sul tavolo in piedi attorno a me, l’uccello ancora gocciolante in mano. Parte il primo getto… pisciano.

Non so quanto tempo è trascorso. Comincio anche a essere un po’ stanca in quella posizione a gambe e braccia divaricate… Mentre l’Immenso mi libera dai moschettoni e mi libera le braccia “Ora prepariamo la schiava per l’altalena quelli del maxi dildo avanti” ... hanno mollato le corde e con tutto il mio peso mi siedo di colpo sul dildo, lo sfintere cede ....

È domenica. Alle 8 suona la sveglia, dormivo così bene... già gonfio e duro “Cosa si dice al suo cospetto?” “Buongiorno sommo scettro del piacere” rispondo prontamente. “Brava schiava, vieni qui non ho voglia di alzarmi per andare in bagno…”

Il Padrone non si faceva sentire da un po’, strano, o non interessavo più o chissà cosa stava tramando.... “Sorpresa!!!! la colazione” … ci sveglia una voce, si spalancano le finestre e appena metto a fuoco… il Padrone con una decina di amici…

Il Padrone entra nella sala “Brava schiava, come ti ho detto ieri per punizione sei di mia proprietà anche oggi: ho fretta non c’è tempo per andare in bagno e dobbiamo uscire subito: devo essere al lavoro tra dieci minuti…”.

Sono in piedi, le braccia dietro la schiena, sui tacchi a spillo già da mezzora, in silenzio come mi ha ordinato: le mollette stringono, ma resisto. Il Padrone legge in poltrona come se io non ci fossi, ma se accenno a un movimento mi redarguisce subito.

Verso le due del pomeriggio squillò il telefono: e risposi subito: “Sì, pronto?” “Ciao troia, ti ricordi di me?” “Oh sommo Padrone eri sparito…” “Ti sono mancato, vecchia bagascia? Bene, adesso mi rivedrai, anzi ci rivedrai! Senti….quand’è che hai un po’ di tempo da dedicare al tuo sommo padrone?” “mio marito partirà dopodomani, e sarà di ritorno sabato sera…” “Magnifico! Ti veniamo a prendere mercoledì sera, e mi raccomando la biancheria…ti vogliamo in nero! Autoreggenti e tacchi a spillo”